Idratazione e Sport
Nel precedente articolo sono stati sommariamente illustrati i Minerali, la loro importanza per tutte le funzioni dell’organismo, nonché i motivi di una loro eventuale integrazione durante il nostro sport preferito. Non dobbiamo però dimenticare che l’elemento indispensabile in qualsiasi tipo di integrazione è l’acqua! Basti pensare che una minima perdita di acqua corporea pari al 3% (su un soggetto di 70 kg. Sono circa 2 litri) abbassa il flusso urinario, aumenta la densità del sangue e provoca bocca secca; al 6% di liquidi persi…
(circa 4 litri) abbiamo già compromesso la nostra frequenza cardiaca, la termoregolazione e la funzione respiratoria.
Il suo apporto non deve limitarsi al momento dell’attività fisica, ma deve anche precederla e seguirla.
Purtroppo sforzi fisici intensi o prolungati, sudorazione, clima e umidità elevati, determinano perdite idriche che se non adeguatamente compensate portano ad una riduzione del contenuto di acqua in tutti i compartimenti dell’organismo e soprattutto in quello circolatorio. Se ne deduce quindi che il riequilibrio Salino nello Sport ma anche in situazioni di stress fisico e clima caldo e umido, è una pratica semplice ma con basi scientifiche. Quasi inutile poi sottolineare che l’integrazione di Sali non potrà certo avvenire assumendo bibite con saccarosio e sale da cucina, come da anni ormai alcune aziende ci propinano in varie pubblicità, ma solo attraverso l’assunzione di adeguate composizioni di Elettroliti e sostanze indispensabili sia per la contrazione muscolare sia per mantenere uno stato ottimale di idratazione.
E non dobbiamo neanche dimenticare l’importanza dei carboidrati durante l’attività fisica, anche se fino ad una quindicina di anni fa gli esperti ne consigliavano l’uso solo in prestazioni di lunga durata (oltre 1 ora) limitando gli ingredienti della “borraccia” a Sali ed Aspartati. Pratica rivelatasi inadeguata, in quanto nuovi studi hanno poi evidenziato, tra le altre cose, che durante l’attività fisica vi è un aumentato rilascio di NH3 (Ammoniaca) da parte del muscolo e di conseguenza si avrà un aumento nel plasma dei livelli di tale sostanza.
Dato che l’Ammoniaca può oltrepassare la barriera ematoencefalica, un suo aumento nel plasma ne incrementa l’assorbimento a livello cerebrale, assorbimento che può influenzare i neurotrasmettitori e provocare affaticamento generale (Nybo & Secher, 2004). Si sa invece che l’assunzione di carboidrati riduce l’accumulo di NH3 a livello plasmatico (Snow et al., 2000) e l’assorbimento a livello cerebrale durante esercizi intensi o prolungati (ancora Nybo & Secher, 2004), rendendo ancora più evidenti l’importanza e gli effetti ergogenici dell’assunzione di carboidrati. E’ doveroso sottolineare che questo è solo uno dei motivi dell’importanza dei carboidrati nelle prestazioni, ma approfondiremo l’argomento nel prossimo articolo….
Andrea Spolaor