MACCHINARI E PESI LIBERI IN PALESTRA
Oggi qualsiasi palestra è dotata di macchinari di ogni tipo, foggia e colore, ed effettivamente è un bello spettacolo se confrontato con molti squallidi scantinati bui e maleodoranti di tanti anni fa, pieni solo di pesi, manubri e bilancieri, brutti e ruggini, che nell’era moderna sono stati quasi abbandonati, diventati all’improvviso antichi e…maledettamente pesanti! Quindi dopo che il nostro istruttore ci ha impostato il nostro scenografico programma di allenamento, infarcito di strane definizioni in lingua straniera e corredato di bellissimi disegnini raffiguranti…. macchinari e movimenti, siamo pronti per partire. Ma siamo sicuri che aldilà della scenografia da guerre stellari sia tutto oro ciò che luccica?
Proviamo ad analizzare la differenza sostanziale tra macchine e pesi liberi: innanzitutto bisogna distinguere tra attrezzi a resistenza costante e attrezzi a resistenza variabile.
Il termine resistenza costante significa che un carico (cioè la resistenza esterna che utilizziamo per impegnare il nostro muscolo nel movimento) non aumenta né diminuisce il peso nel corso del movimento. Questo vale anche se solleviamo un carico deviato da un cavo o una carrucola (sempre che tale carrucola sia rotonda)
Questa forma di allenamento ha degli aspetti limitativi (svantaggi):
1) Non corregge i cambiamenti nell’intensità del movimento, dovuti alla leva
2) Non corregge la forza esercitata, magari frenata dalla fatica
3) Nel caso di macchinari a leve o cavi, il movimento viene imposto dalla macchina, eliminando l’apporto dei muscoli stabilizzatori
4) Inoltre sono costruiti secondo uno “standard” quindi è il soggetto che si deve adattare al loro movimento e non viceversa
5) Infine non contrastano direttamente la forza di gravità
Tutto ciò si traduce in perdita di efficacia nella fase “facile” del movimento. Occorre però fare una distinzione tra macchine e pesi liberi, i quali hanno anche molti vantaggi:
1) Rispettano i movimenti naturali del nostro corpo
2) Attivano i muscoli stabilizzatori durante l’esecuzione di molti esercizi
3) Occupano poco spazio
4) Sono relativamente economici
MA SOPRATTUTTO CI CONSENTONO DI CONTRASTARE DIRETTAMENTE LA FORZA DI GRAVITA
Ci sono poi gli Attrezzi a resistenza variabile: Macchinari, cavi, resistenze, che aumentano il carico durante l’esecuzione del movimento, attraverso lo spostamento assiale del carico stesso, come ad esempio le macchine a camme. In questo modo si può far coincidere un aumento del carico proprio in concomitanza del momento di leva più favorevole, sì da non perdere l’efficacia dell’allenamento.
Ovviamente presentano anch’essi degli SVANTAGGI:
1) Il movimento viene imposto dalla macchina, eliminando l’apporto dei muscoli stabilizzatori
2) Sono costruiti secondo uno “standard” che possa accontentare più soggetti diversi tra loro, quindi è il soggetto che si deve adattare al loro movimento e non viceversa
3) infine anche questa tipologia di attrezzi NON contrasta direttamente la forza di gravità
Essendoci però alcuni esercizi che difficilmente possono essere svolti con i pesi liberi, questi macchinari diventano preferibili e completano l’allenamento di molti atleti. Dato che NON esiste un metodo di allenamento unico e perfetto, né un unico movimento che possa da solo far aumentare forza, velocità e massa muscolare, il suggerimento è quello di utilizzare il più possibile i pesi liberi e usufruire dei macchinari scegliendo con oculatezza quello che in quel momento fa al caso nostro.
A.S.