L’IMPORTANZA DI PROTEINE E AMINOACIDI NELLO SPORT

L’importanza di Proteine e Aminoacidi nello sport

 

Ancora oggi, leggendo post e articoli vari sull’argomento (spesso contrastanti tra loro),  numerosi miei allievi e followers mi chiedono quanto e se davvero le proteine e gli aminoacidi sono importanti per un atleta. Beh, che le proteine siano fondamentali per il nostro organismo è ormai un fatto assodato. Nella sua antica denominazione, la parola Proteios significa “di primaria importanza”. Questo perché oltre ad essere presenti in tutti gli organismi viventi le proteine sono una delle tre forme di base della nutrizione, costituiscono il 90% del peso del nostro sangue a secco, l’80% dei muscoli, il 70% della pelle. Sono costituite, come carboidrati e lipidi, da Carbonio, Ossigeno, Idrogeno, e da una quarta sostanza, l’Azoto (presente per circa il 16%, insieme a fosforo, zolfo e ferro). Sono essenziali per la crescita, la costruzione connettiva e strutturale dei tessuti, dei costituenti primari enzimatici, degli ormoni, degli anticorpi, per il trasporto dell’ossigeno ed innumerevoli altre attività del corpo.

Le proteine chimicamente sono molto complesse e sono formate da aminoacidi, unità costruttiva delle proteine, una sorta di mattoncini che compongono vari tipi di proteine, con varie funzioni. Se analizziamo più approfonditamente tali aminoacidi, vediamo che sono molecole organiche che nella loro struttura presentano sia il gruppo funzionale amminico sia il gruppo funzionale carbossilico. Sono perciò molecole anfotere, o zwitterioni, presentano cioè contemporaneamente un gruppo basico e uno acido

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Per eliminazione di una molecola d’acqua il gruppo amminico di un aminoacido può legarsi al gruppo carbossilico di un altro. Questo legame è detto legame peptidico, e legandosi tra loro possono formare lunghe catene chiamate proteine che contengono sequenze di centinaia o anche migliaia di aminoacidi. Le catene più corte di aminoacidi sono invece chiamate peptidi. Il confine tra proteine e peptidi non è netto (ad esempio la proteina più piccola, l’Insulina, è composta da 51 aminoacidi), una catena di due amminoacidi è chiamata dipeptide, una di tre è un tripeptide, catene di pochi amminoacidi sono dette oligopeptidi, catene più lunghe sono chiamate polipeptidi.

A seconda quindi di come si legano insieme, in base al tipo, all’ordine o alla sequenza, formano innumerevoli tipi di proteine, perciò sono definiti proteinogenici. Ogni nostra cellula riesce a sintetizzare peptidi e proteine ad un ritmo di 20 aminoacidi al secondo. Il nostro organismo però non riesce a costruire tutti gli  aminoacidi necessari al suo perfetto funzionamento. Alcuni, indispensabili, deve ricavarli dalle proteine presenti nei cibi, ma non tutti gli alimenti contenenti proteine presentano lo stesso numero o la stessa quantià di aminoacidi. Alcuni alimenti, solitamente cibi di orgine animale, contengono proteine complete; altri, di origine vegetale, proteine incomplete. Questi ormai noti aminoacidi indispensabili, definiti essenziali, quindi da introdurre tutti i giorni, sono Lisina, Metionina, Fenilalanina, Triptofano, Treonina, Isoleucina, Leucina, Valina.

Molti di questi aminoacidi hanno anche la capacità di essere convertiti in glucosio (processo di neoglucogenesi), principalmente da parte del fegato. Questo si verifica non solo nei casi in cui non si è provveduto a rifornire l’organismo di determinati nutrienti, come in un digiuno prolungato, ma anche in allenamenti troppo intensi, o sovrallenamento. In caso ad esempio di soggetti malnutriti (attenzione perché non significa necessariamente sottoalimentati, ma male alimentati), o che seguono regimi alimentari ipocalorici e ipoglucidici, o che non si siano adeguatamente nutriti prima della performance, se sottoposti ad allenamenti intensi (soprattutto di Resistance Training) in cui le riserve muscolari di glicogeno si depauperano ma il movimento continua, avviene una sorta di cannibalismo muscolare.

Infatti il Glucagone, ormone secreto nelle cellule α delle isole di langerhans nel pancreas, attivo nel fegato e deputato alla glicogenolisi, allorchè il glicogeno ematico scende al di sotto di circa 80mg/dl non riesce a produrre velocemente glucosio da mandare ai muscoli. Qui (dato che la contrazione muscolare continua) gli aminoacidi a catena ramificata (BCAA) cedono un gruppo amminico (fenomeno di transaminazione) con conseguente formazione dell’aminoacido Alanina, che passa nel fegato dove perde il gruppo amminico (deaminazione) ottenendo così ammoniaca più uno scheletro carbonioso, e il risultato finale sarà la formazione di nuovo glucosio (neoglucogenesi). Quindi senza per ora addentrarci in argomenti ancora più tecnici direi che sì, proteine e aminoacidi sono indispensabili, anche e soprattutto nello sport. Nei miei prossimi corsi e seminari parlerò approfonditamente anche di questo sempre interessante ed attuale argomento

A.S.