PARAMORFISMI IN PALESTRA
Si parla di Paramorfismi, cioè atteggiamenti posturali scorretti, indicando tutto ciò che pur determinando un’alterazione della forma corporea, è correggibile (dorso curvo, dorso piatto, iperlordosi lombare, scapole alate, scoliosi, portamento rilassato o abito astenico). La maggioranza dei paramorfismi viene a formarsi in età scolastica, spesso (ma non solo) per una errata postura nello stare nel proprio banco o per un eccessivo carico di zaini e cartelle. Senza però dimenticare, in età adulta, lavori gravosi, posture scorrette, ipocinesi, sarcopenia ecc. I più evidenti paramorfismi si manifestano con il portamento rilassato, dovuto all’incapacità del corpo di opporsi alla forza di gravità, che ne altera la forma. Il soggetto si presenta con capo inclinato in avanti, cifosi dorsale, addome prominente, spalle cadenti, rettificazione curva lordotica, piedi piatti ecc. L’immagine sottostante ci mostra una colonna normale, un appiattimento lombare, una cifosi dorsale, e una iperlordosi.
Tutti atteggiamenti e problemi che solitamente crediamo di riscontrare su soggetti “comuni” e sedentari. Normalmente infatti si tende a pensare che gli atleti siano esenti da queste problematiche, tuttavia soprattutto coloro che praticano discipline con interessamento asimmetrico dei muscoli, se non compensano e ridistribuiscono l’impegno muscolo-tendineo possono sviluppare nel tempo dei paramorfismi low grade. Anche quei soggetti che praticano fitness e bodybuilding (anche a livelli avanzati) possono presentare paramorfismi che non solo non sono mai stati risolti, ma che spesso vengono accentuati dal loro allenamento. In tali atleti, soprattutto di sesso femminile, è abbastanza frequente osservare delle iperlordosi lombari, che però, date le masse muscolari e le non eccessive sproporzioni tra lo sviluppo del retto addominale e i muscoli lombari, non creano a prima vista significativi problemi posturali.
D’altro canto una iperlordosi consente loro di avere glutei tonici e molto sviluppati. Non è raro però vedere soggetti femminili, soprattutto di statura alta, che si concentrano su gambe e glutei ma presentano un appiattimento lombare, che accentuano eseguendo squat profondi con rettificazione e perdita della (poca) loro curva lordotica, mettendo quindi a rischio le vertebre lombari, ma senza il relativo massimo accorciamento dei glutei stessi in risalita, dovuto proprio allo scarso coinvolgimento della catena cinetica posteriore, visto il loro appiattimento lombare. Con il risultato di continuare a presentare una curva lordotica appiattita, glutei poco sviluppati, e una poco piacevole postura a C, con pettorali chiusi e spalle in avanti.
Oppure atleti maschi con cifosi dorsale dovuta ad uno sviluppo massiccio e sproporzionato di pettorali e retto dell’addome, perciò con dorsali perennemente allungati e deambulazione da gorilla. E purtroppo in questo contesto un ruolo molto importante lo ricoprono i muscoli dell’anca, come lo psoas e l’iliaco, visti come un unico muscolo. Osservando lo psoas, vediamo che origina dai corpi dell’ultima vertebra toracica e delle prime quattro vertebre lombari, e in basso uscendo dal legamento inguinale va a inserirsi a livello distale sul piccolo trocantere del femore. Purtroppo anche in palestra, in ambito fitness o nel body building, si vede spesso eseguire molti esercizi per il retto dell’addome elevando le cosce, con gambe più o meno distese (e magari portandole al petto, piegate, nei famosi, anzi famigerati crunch inversi), pensando erroneamente che sia un movimento adatto allo scopo. In realtà lo psoas è un muscolo corto, forte, e la sua azione consiste nell’elevazione dell’anca, perciò una sua eccessiva ipertrofia può letteralmente “tirare”, e raddrizzare la curva lordotica con tutte le conseguenze del caso, come abbiamo già osservato.
Alla luce di questi esempi si può quindi affermare che i paramorfismi possono essere la fonte di asimmetrie e sproporzioni, ma allenamenti inadeguati o errati le possono altresì accentuare. Nei miei prossimi corsi e seminari affronteremo anche questi argomenti e cercheremo di capire come allenare al meglio soggetti con paramorfismi.
A.S.